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domenica 30 gennaio 2011

Il gigante giapponese dell'elettronica consumer, Sony, ha annunciato il prossimo lancio di una nuova console portatile da gioco, nome in codice Next Generation Portable (NGP), compatibile con le reti mobile 3G. Sony PSP 2 (anche detta NGP) sarà il futuro competitro di Nintendo 3DS. La nuova console da gioco PSP (PlayStation Portable) sarà dotata di molte novità tecniche, secondo quanto rivelato nel corso della conferenza stampa di Sony, tenutasi qualche ora fa a Tokyo.


Oltre alla compatibilità con le reti cellulari di terza generazione (3G) per la trasmissione di giochi o di altri contenuti digitali, Sony NGP avrà uno schermo touchscreen da 5 pollici di diagonale, di tipo organico elettroluminescente. Il device integrerà un ricevitore GPS per la geolocalizzazione, un sensore di movimento e un pannello posteriore touch che permetterà di controllare alcune azioni, oltre ai tipici pulsanti di navigazione di tipo "joystick" e a pressione.
Come Nintendo si prepara a commercializzare la sua console Nintendo 3DS a doppio schermo con visualizzazione in tre dimensioni (3D), Sony si appresta a lanciare la sua console Sony NGP, sfidando gli smartphone e i telefoni cellulari più evoluti come Apple iPhone, le cui funzioni avanzate ne fanno piattaforme di intrattenimento rivali.

Microsoft: dopo Kinect, Xbox 720

Le stime evidenziano un fatturato record, grazie soprattutto al successo di Kinect, l'innovativa console da gioco di Redmond, che ha raggiunto 8 milioni di unità vendute in meno di 60 giorni. Microsoft, però, non dimentica i videogiocatori più classici, continuando lo sviluppo della sua console Xbox, nonostante le vendite sia in calo rispetto ad altri periodi dell'anno.

Secondo alcune indiscrezioni, però, l'azienda di Redmond avrebbe anche ultimato lo sviluppo della console Xbox 720 che dovrà sostituire sul mercato l'attuale Xbox 360. Al momento non abbiamo informazioni ufficiale, ma solo un articolo pubblicato dal sito GameGuidedoc, in cui emergono alcuni interessanti dettagli sulla disponibilità della futura console. Xbox 720 sarà in commercio entro il 2012, con l'obiettivo di anticipare l'arrivo di Sony Playstation 4.
Anche se non abbiamo conferma sull'argomento, si prevede che Xbox 720 sarà compatibile con contenuti e TV 3D, Kinect, nonché supporto per unità Blu-Ray. L'aggiornamento non solo coinvolgerà il design della console, ma anche la sua configurazione hardware, all'avanguardia.

MICROSOFT nel 2011

Microsoft ha registrato un fatturato record di 19.953 miliardi di dollari nell'ultimo trimestre, con un aumento del 5% su un anno. L'utile netto è diminuito del 4% a 8.165 miliardi di dollari, ma riportato al numero di azioni si stabilisce a 77 centesimi, superiore ai 68 centesimi stimati dagli azionisti. L'azienda di Redmond si mostra particolarmente orgogliosa del successo riscosso dalla nuova piattaforma Kinect, venduta in oltre 8 milioni di copie in soli 60 giorni, come previsto. 
Il fatturato legato alla divisione Entertainment&Devices di Microsoft è aumentato improvvisamente del 55%, contribuendo in modo importante al fatturato record di Redmond. La divisione Business è anche in rialzo, del 24% su un anno, in particolare grazie alle vendite della suite per l'ufficio Office 2010 che ha saputo conquistare gli utenti, raggiungendo il 50% di copie in più rispetto ad Office 2007 nello stesso periodo di tempo. Per quanto riguarda Windows, Microsoft ha registrato un calo del 29% a 5.05 miliardi di dollari con una diminuzione dell'utile pari al 39% (3.25 miliardi di dollari).
Tuttavia, l'anno scorso le vendite di Windows sono aumentate con l'arrivo di Windows 7 e le pre-vendite agli OEM. Il rallentamento delle vendite di PC preoccupa anche Microsoft, ma spera nella prossima adozione di Windows 7 da parte delle aziende che aspettano il Service Pack 1 per lanciarsi nel nuovo OS. A questo riguardo, la società annuncia di aver venduto 300 milioni di licenze Windows 7, un sistema operativo ormai installato su più del 20% dei computer collegati ad Internet, secondo Net Applications.
Microsoft segnala anche di aver smaltito 2 milioni di licenze del suo sistema operativo Windows Phone 7. Questa stima, tuttavia, fa riferimento alle vendite presso i distributori e non agli utenti finali. In seguito all'annuncio di questi risultati, le azioni Microsoft sono calate del 3% alla Borsa di New York.

venerdì 28 gennaio 2011

I sistemi wi-fi di Firenze e Roma invidiati anche dalla Germania

MILANO - Non solo non ci tirano le orecchie, per una volta esaltano il lavoro delle nostre istituzioni. Non succede di frequente di eccellere nello sviluppo tecnologico e offrire ai propri cittadini servizi all'avanguardia. Sono caratteristiche che abbiamo sempre invidiato alla società tedesca. Ma questa volta sono proprio i cugini teutonici a riconoscere i meriti tecnologici e lo spirito d’iniziativa della città italiane elogiando i sistemi di reti wi-fi gratuiti di cui Roma e Firenze si son dotate. Il sito web del settimanale tedesco Der Spiegel celebra in un lungo articolo i progetti pilota di internet senza fili che le due città italiane hanno presentato recentemente e sottolinea come gli italiani «con un po’ di creatività di pensiero» hanno ideato un sistema wi-fi che è allo stesso tempo capillare e completamente gratuito».


ROMA - Il sito del settimanale tedesco, dopo aver ricordato le innumerevoli proposte e gli inutili tentativi, portati avanti in Germania per creare un sistema wireless nelle principali città teutoniche, ha sottolineato che a differenza degli amministratori locali, i politici di Roma e Firenze non si sono limitati agli annunci, ma sono passati dalle parole ai fatti. Roma, secondo Der Spiegel, ha assunto il ruolo di pioniere. A metà gennaio infatti Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma, ha siglato con la Confederazione nazionale dell'artigianato un protocollo d'intesa che prevede la creazione di una rete wireless che coinvolge ben 4200 locali pubblici della capitale e della provincia e altri luoghi simbolo della Città eterna come Villa Borghese e Campo dei Fiori. I bar, i ristoranti e i tanti esercizi che partecipano a quest'iniziativa - rivela l'articolo - entrano a far parte della Rete Provincia Wi-Fi", il sistema provinciale gratuito presente da due anni sul territorio romano con 500 hot spot e 55mila utenti iscritti.
FIRENZE - Agli occhi dello Spiegel il progetto wi-fi ideato a Firenze è ancora più innovativo. Il capoluogo toscano entro la fine dell’anno si doterà di una rete wireless che permetterà ai propri cittadini di collegarsi a internet comodamente seduti in tram. Infatti il servizio, fortemente voluto dal sindaco Matteo Renzi, coprirà tutti i 7,5 km della la linea 1 della tranvia che va da Santa Maria Novella a Scandicci e sarà l'area l’area wi-fi più estesa d’Europa. Naturalmente anche chi abita vicino ai binari della metropolitana leggera avrà libero accesso alla rete. Il sito web del settimanale ricorda che dall'ottobre del 2009 i cittadini fiorentini possono collegarsi gratuitamente a internet da undici piazze centrali del capoluogo alle quali se ne aggiungeranno altre cinque entro la fine di quest'anno. Il principale limite del progetto wireless fiorentino sembra essere quello del tempo: ogni utente infatti si potrà collegare alla rete senza fili progettata dal Comune per massimo un'ora al giorno

BILANCIO POSITIVO fiat ritorno all'utile netto 2010

Risultato di 600 milioni. Quasi dimezzato l'indebitamento netto industriale. dividendo complessivo di 152 milioni

 - Ritorno all'utile nel 2010 per il gruppo Fiat: 600 milioni di risultato netto contro una perdita di 848 milioni, in miglioramento di un miliardo di euro se si escludono gli oneri atipici. Dei 600 milioni di risultato netto, 222 sono relativi a Fiat Post Scissione e 378 milioni a Fiat Industrial. Il consiglio di amministrazione, che ha approvato i conti dell'esercizio, proporrà un dividendo totale per il 2010, per le tre classi di azioni di Fiat Spa, pari a 152 milioni di euro (escludendo le azioni proprie). Le azioni ordinarie, se la proposta del consiglio sarà approvata, riceveranno un dividendo unitario di 9 centesimi , mentre alle ordinarie e alle risparmio andranno 31 centesimi. Per il 2011, considerato un anno di transizione, è previsto un pagamento del 25% dell'utile consolidato sia per Fiat sia per Fiat Industrial, con un minimo di 50 milioni per la prima e di 100 milioni per la seconda.

BILANCIO POSITIVO
Fiat, ritorno all'utile netto nel 2010
Risultato di 600 milioni. Quasi dimezzato l'indebitamento netto industriale. dividendo complessivo di 152 milioni
MILANO
DEBITI QUASI DIMEZZATI - L'indebitamento netto industriale si è ridotto significativamente a 2,4 miliardi (era pari a 4,4 miliardi di euro a fine 2009). Questo riflette «la positiva performance operativa di tutti i business», si legge nella nota del consiglio di amministrazione. La ripartizione dell'indebitamento netto industriale tra Fiat Post Scissione e Fiat Industrial, che tiene conto degli effetti della scissione avvenuta il primo gennaio 2011, è di 0,5 miliardi di euro e 1,9 miliardi di euro rispettivamente.
RICAVI PIU' 12% - Per quanto riguarda gli altri dati di bilancio, i ricavi 2010 sono ammontati a 56,3 miliardi di euro, in crescita del 12,3% rispetto al 2009, mentre l'utile della gestione ordinaria del gruppo ha raggiunto i 2,2 miliardi di euro (1,1 miliardi di euro nel 2009). Fiat Post Scissione ha registrato un utile della gestione ordinaria di 1,1 miliardi di euro e un margine sui ricavi del 3,1% (736 milioni di euro e 2,3% dei ricavi nel 2009), con un contributo del business delle Automobili pari a 934 milioni di euro (in aumento di 215 milioni di euro rispetto al 2009). Fiat Industrial ha riportato un utile di 1,1 miliardi di euro e un margine sui ricavi del 5,1% (322 milioni di euro e 1,8% dei ricavi nel 2009), con utili della gestione ordinaria più che raddoppiati per Cnh e Iveco.

mercoledì 26 gennaio 2011

iPhone 5 , display 3D senza occhialini


L’indiscrezione che gira negli ambienti dell’hi-tech accosterebbe la tecnologia 3D ad iPhone 5. Ma la notizia non si ferma a questo, infatti si parla di un innovativo uso di questa tecnologia già sperimentata su Nintendo DS 3D e che permette di vivere emozioni tridimensionali senza l’uso degli occhialini.


Al momento, come è ovvio che sia, si tratta di mere speculazioni, tuttavia vari brevetti depositati da Apple nel corso degli ultimi mesi lasciano ipotizzare che un iPhone con display 3D possa essere più vicino alla commercializzazione di quanto si possa pensare!

lunedì 17 gennaio 2011

IPAD 2 e IPHONE 5

Apple iPad, che deteneva a fine anno il 95% del mercato tablet, sente il fiato sul collo dei tablet Android presentati al Ces, ma anche di Rim Blackberry Playbook e di Hp PalmPad con Web Os in arrivo a febbraio. iPad 2 è in cantiere già da mesi, ed Apple, che non aveva messo fotocamera né webcam nella prima edizione, è costretta a rincorrere la concorrenza: infatti Samsung Galaxy Tab permette le videoconferenze fin dalla prima versione. Ora toccaad Apple stupire i suoi fan con un prodotto all’altezza.
Allora come sarà iPad 2, che potrebbe essere presentato a inizio febbraio? Oltre alla fotocamera e web cam (per FaceTime e videoconferenze), potrebbe avere risoluzione doppia grazie a Retina Display e acquistare potenza con chip dual core.


Analizzando iOS 4.3 beta emerge che Apple adotterà un chip grafico PowerVR SGX 543MP2 dual-core, in grado di offrire quadruplicare le prestazioni rispetto all´attuale modello SGX 535 incluso nel systems-on-chip.

Lo schermo da 9,7 pollici dell’iPad passerebbe dagli attuali 768×1024 pixel ai 1536×2048 pixel, corrisponderebbero a una densità di 264 pixel per pollice.
iPad 2 e iPhone 5 (il prossimo iPhone avrà anche la tecnologia Ncf per usare lo smartphone come borsellino elettronico).

venerdì 14 gennaio 2011

IPv6, 8 giugno 2011 test mondiale





Il "World IPv6 Day" sarà la  prima 


sperimentazione su larga scala per prepararsi 


alla migrazione, obbligatoria per tutti entro la 


fine dell'anno. La Internet Society si augura che 


l'iniziativa dia sprone ai provider ed ai produttori 


per sviluppare al più presto il supporto alla 


nuova versione dello standard di 


comunicazione telematica.

mercoledì 12 gennaio 2011

Fujitsu: il primo desktop 3D senza occhialini

Esprimo FMV FH99





Al momento, a godere di questa ennesima rivoluzione annunciata dell' entertainment più avanti sarà il turno di cellulari e notebook.

L'Esprimo 3D in questione, hanno inoltre confermato i portavoce della società, sarà in commercio in Giappone a partire dal 25 febbraio con prezzi presunti nell'ordine dei 250mila yen (l'equivalente di circa 2.400 euro) mentre non ci sono indicazioni sulle (comunque non escluse) prossime disponibilità sui mercati internazionali. 

Google si prepara ad escludere H.264 da Chrome

Google ha annunciato che presto non supporterà più il formato di compressione video H.264 nel browser Chrome. Allorquando un utente dovesse visitare una pagina web che riproduce contenuti video utilizzando la nuova tag <video> aggiunta nelle specifiche di HTML5, Chrome non mostrerà alcunché nel caso in cui dovesse essere impiegato il formato H.264.
D'ora in avanti, quindi, il colosso fondato da Larry Page e Sergey Brin si concentrerà esclusivamente su codec opensource e liberi dal versamento di qualsiasi "royalty". WebM e Theora saranno quindi gli unici codec video ad essere "compatibili" con le future versioni di Chrome. Entrambi sono considerati da Google come validi esempi dei principi sui quali deve basarsi il web, che deve restare "aperto" ed il più possibile sgravato da brevetti e costi di licenza.

I piani di Google sono stati illustrati da Mike Jazayeri sul blog di Chromium (ved. questo post), browser opensource dal quale viene fatto derivare Chrome e che spesso funge da "laboratorio di idee". Chromium non ha mai abbracciato il supporto di H.264 limitandosi a garantire compatibilità con WebM e Theora.

Dal momento che Google Chrome sta guadagnando - nel panorama dei browser web - una fetta di mercato sempre più ampia (secondo le più recente statistiche di NetApplications, il browser dell'azienda guidata da Eric Schmidt avrebbe ormai toccato la soglia del 10%, a livello mondiale; ved. questa notizia), la "defenestrazione" di H.264 non potrà non avere delle conseguenze. In primis, aumenterà "la pressione" sugli altri vendor - come Microsoft ed Apple - i quali dovrebbero implementare il codec WebM che Google ha distribuito come prodotto opensource già da metà dello scorso anno.

L'"epurazione" di H.264 è programmata per i prossimi mesi - forse già entro fine marzo -. Dal momento che Chrome supporta (tra l'altro, anche in modo diretto) la tecnologia Flash, gli sviluppatori di pagine web potrebbero decidere di continuare ad utilizzare ancora H.264 integrandolo all'interno di creatività prodotte in formato Flash piuttosto che ricodificarle in formato WebM.

WebM è un progetto varato da Google che propone un formato video libero e libero da "royalty". Opensource, WebM si compone del codec video VP8, originariamente sviluppato da On2 Technologies (azienda acquisita da Google) e dal codec audio Vorbis (per maggiori informazioni, è possibile far riferimento a questi articoli).

venerdì 7 gennaio 2011

Renault ritorna lo spionaggio





007 è tornato. E questa volta vittima di James Bond è la Renault. Torniamo alla più cruda e schietta realtà. Christian Husson, il direttore degli affari legali della Renault, ha confermato che il caso di spionaggio industriale che ha interessato il gruppo francese e, in particolare il progetto di auto elettrica, riguarda fatti molto gravi che interessano persone in posizioni strategiche all'interno dell'azienda, riferendosi alla sospensione con effetto immediato di tre dirigenti.
Secondo alcuni il Figaroi, sembra che i servizi segreti francesi prediligono la pista cinese per il caso di spionaggio industriale che ha colpito la Renault dopo la sospensione di 3 manager lunedì scorso sospettati di aver diffuso informazioni sui programmi delle auto elettriche. Lo annuncia oggi il Figaro senza precisare le sue fonti.

Il governo francese ha definito ieri una guerra economica il caso di spionaggio. Renault ha giustificato il licenziamento dei 3 collaboratori con la necessità di proteggere le nostre attività intellettuali, tecnologiche e strategiche. La casa automobilistica, ancora di proprietà statale al 15%, e il suo alleato giapponese, la Nissan, hanno già investito 4 miliardi di euro per le auto elettriche.





mercoledì 5 gennaio 2011

Fiat Industrial, DB guarda a buy back 11% Cnh e deal con Volvo CE

Fiat Industrial ha fatto tutto da sola. Finalmente il valore del gioiello di casa Fiat si è cristallizzato, recita il report di oggi di Deutsche Bank, che ha avviato la copertura dell'azione con un rating buy e un prezzo obiettivo a 10,50 euro (-0,97% a 8,71 euro ora in Borsa). Invece ha tagliato il giudizio su Fiat Spa da buy a hold (target a 7,5 euro). L'azione sale del 2,21% a 7,64 euro.

Gli analisti di Deustche bank sono convinti che Iveco e Cnh siano all'inizio di un ciclo di ripresa degli utili. Lo spin-off dovrebbe contribuire a sbloccare il valore economico e cristallizzare il prezzo "dei gioielli dentro il vecchio portafoglio di Fiat", sottolinea il broker.

Nel caso di Cnh gli analisti prevedono un cagr (tasso medio annuo di crescita) dei ricavi dell'8% e del trading profit del 30% nel periodo 2010-2012. "A nostro avviso, poi c'è poca giustificazione economica nel tenere una parte del business separata. Pertanto, crediamo che Fiat Industrial possa riacquistare il restante 11% del flottante di Cnh in una fase successiva", ipotizza DB.

Inoltre la banca crede che Fiat possa intraprendere iniziative strategiche per rafforzare il posizionamento della divisione CE (construction equipment) in difficoltà, con il settore frammentato che offre molte opportunità di consolidamento. L'amministratore delegato, Sergio Marchionne, ricorda il broker, non è chiaramente soddisfatto delle dimensioni e delle prestazioni di CE.

Questo è stato evidente negli due anni, con il business sempre in perdita. Mentre nei suoi segmenti (per lo più attrezzature luce) CE è un player importante, il business CE di Cnh per gli esperti manca di una rilevante attività cinese e di forza nel business degli escavatori.

La scissione tra Industrial and Spa aumenterà la flessibilità strategica della prima in questo settore e la banca tedesca vede molti modi per migliorare la posizione strategica della divisione CE, tenuto conto dello stato, in gran parte ancora frammentario, di questo settore.

La combinazione tra Volvo CE e Cnh CE è già stata discussa in passato e "per noi Volvo CE è solo uno dei possibili alleati per rafforzare il posizionamento del gruppo. Il consolidamento potenziale è sempre lì". Quanto a Iveco, dovrebbe beneficiare del forte mercato brasiliano. E' di oggi la notizia che le vendite di auto, veicoli pesanti e autobus in Brasile hanno registrato un rialzo del 30,2% su anno a dicembre 2010 per un totale di 381.498 unità.

Tanto che l'associazione dei concessionari Fenabrave prevede un aumento delle vendite di auto e veicoli commerciali leggeri del 4,2% nel 2011. Nel 2010 Fiat si è confermata l'azienda leader di mercato con la vendita di 706.474 tra macchine e veicoli commerciali leggeri e una quota di mercato del 22,8%.

Ma DB si attende anche un recupero del mercato europeo del camion ai livelli pre-crisi (DB stima +30% nel 2011). Gli analisti si attendono che i ricavi di Iveco crescano in media del 12% all’anno fino al 2012 e vedono un miglioramento del trading profit dai 234 milioni di euro del 2010 a 656 milioni nel 2012.
 

Unicredit pronta a riaccendere la macchina operativa: per analisti non c'è più tempo da perdere

Sotto l'albero Unicredit non ha trovato la soluzione per chiudere la partita della governace. Ma è solo questione di una manciata di settimane, forse anche meno. A Piazza Cordusio si preparano a riaccendere la macchina operativa dopo le festività natalizie. L'appuntamento è già stato messo in agenda. Per mercoledì prossimo, 12 gennaio, sono in agenda i comitati strategico, nomine e remunerazioni di Piazza Cordusio, che potrebbero stringere sul successore di Sergio Ermotti al Corporate & Investment banking.

 

Una scelta che sarà portata poi sul tavolo del cda che potrebbe essere in calendario la settimana successiva. Lo hanno confermato fonti finanziarie vicine a Piazza Cordusio a questa testata. Quella dell'erede di Ermotti, che da aprile traslocherà in Ubs come presidente e a.d dell'area Emea, è una delle caselle rimaste ancora vuote dopo la definizione, negli ultimi mesi, degli assetti di vertice e, a cascata, di alcuni ruoli chiave all'interno del gruppo dopo l'uscita di scena di Alessandro Profumo lo scorso settembre.

 

In più di un'occasione, l'amministratore delegato di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, ha ricordato che l'istituto è alla ricerca, per la divisione dell'Investment banking, di una personalità di rilievo ma che la scelta sarebbe avvenuta senza fretta. Ora i tempi sembrano maturi, anche se sui nomi resta ancora stretto riserbo. Secondo il tam tam di Borsa la rosa dei candidati vedrebbe tra i papabili Theo Weber, numero uno di Unicredit in Germania, Massimo Tononi, ex Goldman Sachs, il capo del corporate & investment banking italiano Piergiorgio Peluso, sostenuto da alcune fondazioni (Crt e Carimonte) e Luigi De Vecchi, ex luogotenente di Credit Suisse in Italia, oggi co-responsabile dell'investment banking dell'istituto elvetico a Londra.

 

Secondo gli analisti di Banca Imi, che su Unicredit confermano il rating add con target price a 1,94 euro, Piazza Cordusio necessità di nominare il nuovo responsabile della divisione CIB prima possibile. Tanta urgenza, segnalano gli esperti dell'istituto milanese, per evitare che Unicredit si de-focalizzi da un'area di business così importante che pesa per il 57% sul RWA(Risk Weighted Assets).

Ieri su Unicredit si sono espressi gli analisti di Ubs: hanno rivisto al ribasso il prezzo obiettivo da 2 a 1,75 euro, confermanto il giudizio neutral. La casa d'affari ha ridotto del 9% le stime di Eps relative al 2010 e del 7% quelle per gli anni successivi. Il ritardo nel closing della governance non è stato il motivo, bensì le previsioni più deboli relative agli utili da trading e all'attesa di maggiori accantonamenti. "Analogamente ad altre banche europee - si legge nel report di Ubs - la performance a breve termine per Unicredit continuerà ad essere sostenuta prevalentemente da fattori macro tra cui gli spread sovrani, i tassi di interesse e le aspettative sulla qualità dell'attivo".

Brasile: Auto, +30,2% per le vendite a dicembre, Fiat si conferma leader

L'associazione brasiliana dei concessionari di auto, la Fenabrave, ha annunciato che le vendite di auto e veicoli pesanti in Brasile nell´ultimo mese del 2010 hanno registrato un rialzo del 30,2% annuo;
Fiat ha confermato la sua leadership con una quota di mercato al 22,8%. Secondo la Fenabrave nel 2011 il dato dovrebbe mettere a segno un rialzo del 4,2%.