In Giappone dopo lo tsunami di venerdì mancano ancora all'appello soltanto 5 italiani registrati all'Aire, l'anagrafe dei connazionali all'estero, e sono tutti concentrati nelle prefetture di Iwate e Miyagi, fra le più colpite dal terremoto. Lo riferiscono fonti della Farnesina, aggiungendo che l'ambasciata d'Italia a Tokyo ha messo in piedi un presidio attivo dalle 6 alle 17 all'aeroporto di Narita, nella capitale
A riferire la notizia è stata la Farnesina, che subito dopo il terremoto ha attivato un’unità di crisi. Il ministero fa sapere anche che l’ambasciata italiana a Tokio ha disposto un presidio attivo dalle 6 del mattino fino alle 17 presso l’aeroporto di Narita della capitale nipponica. Il governo giapponese dal canto suo ha accelerato i rilasci di permessi per i residenti stranieri che decidessero di lasciare il Paese per far ritorno alla patria natia.
Intanto nella tragedia del terremoto, da speranza la storia di un 60enne che è riusito a salvarsi dallo tsunami aggrappandosi al tetto della sua abitazione che ha vagato per circa 15 km.
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