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mercoledì 5 gennaio 2011

Fiat Industrial, DB guarda a buy back 11% Cnh e deal con Volvo CE

Fiat Industrial ha fatto tutto da sola. Finalmente il valore del gioiello di casa Fiat si è cristallizzato, recita il report di oggi di Deutsche Bank, che ha avviato la copertura dell'azione con un rating buy e un prezzo obiettivo a 10,50 euro (-0,97% a 8,71 euro ora in Borsa). Invece ha tagliato il giudizio su Fiat Spa da buy a hold (target a 7,5 euro). L'azione sale del 2,21% a 7,64 euro.

Gli analisti di Deustche bank sono convinti che Iveco e Cnh siano all'inizio di un ciclo di ripresa degli utili. Lo spin-off dovrebbe contribuire a sbloccare il valore economico e cristallizzare il prezzo "dei gioielli dentro il vecchio portafoglio di Fiat", sottolinea il broker.

Nel caso di Cnh gli analisti prevedono un cagr (tasso medio annuo di crescita) dei ricavi dell'8% e del trading profit del 30% nel periodo 2010-2012. "A nostro avviso, poi c'è poca giustificazione economica nel tenere una parte del business separata. Pertanto, crediamo che Fiat Industrial possa riacquistare il restante 11% del flottante di Cnh in una fase successiva", ipotizza DB.

Inoltre la banca crede che Fiat possa intraprendere iniziative strategiche per rafforzare il posizionamento della divisione CE (construction equipment) in difficoltà, con il settore frammentato che offre molte opportunità di consolidamento. L'amministratore delegato, Sergio Marchionne, ricorda il broker, non è chiaramente soddisfatto delle dimensioni e delle prestazioni di CE.

Questo è stato evidente negli due anni, con il business sempre in perdita. Mentre nei suoi segmenti (per lo più attrezzature luce) CE è un player importante, il business CE di Cnh per gli esperti manca di una rilevante attività cinese e di forza nel business degli escavatori.

La scissione tra Industrial and Spa aumenterà la flessibilità strategica della prima in questo settore e la banca tedesca vede molti modi per migliorare la posizione strategica della divisione CE, tenuto conto dello stato, in gran parte ancora frammentario, di questo settore.

La combinazione tra Volvo CE e Cnh CE è già stata discussa in passato e "per noi Volvo CE è solo uno dei possibili alleati per rafforzare il posizionamento del gruppo. Il consolidamento potenziale è sempre lì". Quanto a Iveco, dovrebbe beneficiare del forte mercato brasiliano. E' di oggi la notizia che le vendite di auto, veicoli pesanti e autobus in Brasile hanno registrato un rialzo del 30,2% su anno a dicembre 2010 per un totale di 381.498 unità.

Tanto che l'associazione dei concessionari Fenabrave prevede un aumento delle vendite di auto e veicoli commerciali leggeri del 4,2% nel 2011. Nel 2010 Fiat si è confermata l'azienda leader di mercato con la vendita di 706.474 tra macchine e veicoli commerciali leggeri e una quota di mercato del 22,8%.

Ma DB si attende anche un recupero del mercato europeo del camion ai livelli pre-crisi (DB stima +30% nel 2011). Gli analisti si attendono che i ricavi di Iveco crescano in media del 12% all’anno fino al 2012 e vedono un miglioramento del trading profit dai 234 milioni di euro del 2010 a 656 milioni nel 2012.
 

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